Seguire le lezioni prendendo appunti, a scuola come all’università, è un grande vantaggio per gli studenti perché, ascoltare un professore che spiega vuol dire non solo capire quali sono i concetti più importanti di quell’argomento, ma anche iniziare a memorizzare nozioni che poi si ritroveranno sui libri di testo, rendendo più veloce e semplice lo studio.
Ma se ad ascoltare siamo tutti bravi, i problemi nascono nel momento in cui si decide di prendere appunti e di trascrivere tutto quello che di importante esce dalla bocca dell’insegnante. Quante volte, tornati a casa, guardate i vostri quaderni e trovate solo una serie di frasi incomplete e sconnesse tra loro, con accanto una miriade di frecce e collegamenti che non hanno alcun senso logico? Per riuscire a prendere degli appunti perfetti, esistono dei piccoli trucchi e degli strumenti che lo renderanno un gioco da ragazzi.
Partiamo proprio da questi ultimi. Appena arrivate in aula, la prima cosa da fare è preparare il vostro banco: prendete quaderno e penna e non dimenticate i pennarelli colorati, che mettono anche allegria. Potete decidere di scrivere le definizioni con un colore, gli esempi con un altro e creare delle piccole mappe concettuali riassuntive a fine lezione. Se sapete già che avrete a che fare con schemi e disegni, anche matita, gomma e righello non possono mancare.
Non abbiate fretta. Soltanto un registratore sarebbe in grado di non farsi scappare nemmeno una parola detta dal professore, mentre voi dovete concentrarvi ad ascoltare e selezionare le informazioni chiave: solo quelle vanno scritte, perché importanti nella fase dello studio. E se vi siete persi un concetto, basta chiedere di ripeterlo.
Se non siete molto veloci a scrivere, le abbreviazioni possono essere la vostra ancora di salvezza. Sono utili per evitare di perdere tempo, ad esempio, con il nome del filosofo su cui è incentrata la lezione: basta appuntarlo correttamente la prima volta e poi utilizzare solo la prima lettera del cognome. Attenzione, però, a sostituire intere parole di una frase con x k + o altri segni perché, se ricordate esattamente cosa vogliono dire tutti quei simboli dopo qualche minuto, la sera potreste trovarvi in un mare di guai.
A lezione, infine, ci sono sempre un paio di minuti di pausa: momenti preziosi per rivedere quanto scritto e apportare delle correzioni. Il confronto con i colleghi può essere d’aiuto per colmare alcune lacune ma ricordate che gli appunti sono una cosa molto personale quindi, un punto che per voi è di fondamentale importanza, per gli altri può essere secondario e viceversa.
Ultimo consiglio, preferite i quadernoni a i classici A5 perché vi consentiranno di avere più informazioni in una singola pagina e di tenere sempre sott’occhio quanto scritto in precedenza, senza dover di continuo girare pagina.