L’haiku è una breve composizione poetica di origine giapponese che segue certe regole precise ed è profondamente connesso ad un certo modo orientale di vedere e vivere la vita. Alla base dell’haiku c’è infatti il tentativo di descrivere la verità così com’è, scevra delle illusioni e degli schemi che noi solitamente gli attribuiamo. Fondamentale nell’haiku è anche il rapporto fra l’uomo e la natura e il ‘movimento’ della parola, che deve essere mobile e fluida come la realtà che descriviamo. Se sei un poeta e l’idea di scrivere un haiku ti intriga, oppure non hai mai scritto una poesia ma sei curioso e vorresti cimentarti nello scrivere una composizione del genere, segui le indicazioni contenute in questa guida.
1Nonostante l’ apparente semplicità dell’haiku (una struttura di tre versi in tutto) sembri suggerire che scriverne uno sia estremamente facile, l’haiku è una delle composizioni poetiche più difficili e complesse, tanto più per noi occidentali, che potremmo trovare ‘estranei’ alcuni concetti base.
Per scrivere un haiku è innanzitutto fondamentale capire il concetto zen della visione corretta.
Da qui deriva infatti la natura quasi impersonale dell’haiku. Un’altra caratteristica molto importante è il carattere quasi visionario di una realtà che è stata purificata dai nostri schemi mentali ordinari e fluisce in maniera naturale.
Come ho precedentemente accennato, l’haiku è composto da tre versi.
Ci sono due diverse scuole di pensiero principali su come questi tre versi devono essere organizzati e di cosa devono trattare.
Secondo una scuola di pensiero, il primo verso deve introdurre un argomento, il secondo espanderlo e il terzo concluderlo.
L’altro stile prevede invece che l’haiku tratti due argomenti diversi che si possono armonizzare e fondere o rimanere in opposizione: il primo verso introduce un argomento, il secondo lo amplia e il terzo tratta di un altro argomento che però si collega per vie traverse a quello introdotto nel primo verso (kireji).
Talvolta invece il primo verso introduce un argomento e gli altri due ne trattano un altro comunque ponendolo in relazione a quello contenuto nel primo verso.
Di solito gli haiku parlano della natura o della vita di tutti i giorni.
Un’altra caratteristica che a mio avviso è meno importante delle altre per motivi che spiegherò poi, è il numero delle sillabe.
Nell’haiku classico il primo verso dovrebbe contenere cinque sillabe, il secondo sette e il terzo di nuovo cinque. Tuttavia questo può essere difficile da ottenere in una lingua come l’italiano (ricordiamo che il vero haiku è giapponese) e di conseguenza è preferibile comporre un componimento che sia buono e segua la regole base dell’haiku piuttosto che un haiku corretto da un punto di vista sillabico ma che perde molto in bellezza.
Un altro consiglio che ti posso dare è di pensare a quale argomento vuoi trattare e alle parole che ti vengono in mente su quell’argomento prima di scrivere l’haiku.
Rifinisci poi il tuo componimento modificando alcune parole e cercando di ottenere il massimo da que tre versi.