L’Anarsia o Tignola dei fruttiferi è un lepidottero diffuso in tutta Italia e vive a spese delle drupacee quali albicocco, susino, pesco, ciliegio e mandorlo.
Inizia la sua attività in primavera scavando gallerie alla base delle rosette fogliari provocandone l’avvizzimento penetra nei fiori disseccandoli, scavando gallerie nei germogli facendoli seccare poi attacca i frutti scavando una galleria che inizia alla base del peduncolo.
L’insetto sverna come larva dentro un ibernacolo all’interno di una gemma da frutto.
Riprende l’attività alla fine di febbraio allargando il ricovero fino poi ad uscire verso la metà di marzo in coincidenza
della fioritura. Per tutto il mese di aprile si nutre scavando gallerie nei germogli, fiori e rosette fogliari, raggiunta la maturità si incrisalida per diventare adulto dopo 8-15 giorni; il volo inizia a maggio terminando a metà giugno. Le femmine depongono le uova in modo isolato o a gruppi nei germogli, foglie e frutti, nascono poi le le larve dopo circa 4-8 giorni e completano lo sviluppo in 3 settimane, iniziando poi il volo di seconda comparsa tra la prima decade di luglio e la metà di agosto. Le larve di seconda generazione iniziano ad alimentarsi e passano il forte caldo estivo protette in un ricovero come quello invernale.
Il terzo volo avviene alla fine di agosto a tutto settembre, dalle uova deposte nascono le larve che si costruiscono un ricovero per compiere una prima muta per trascorrere l’inverno.
La difesa inizia in primavera trattando dopo la sfioritura con Acefate e Metamidofos che sono attivi anche contro gli afidi. Nel periodo vegetativo si interverrà solo se i livelli di presenza sono ritenuti pericolosi (controllo con le trappole a feromoni) si useranno Fosalone, Fenitrothion, Quinalfos, Azinfos-metile e quando si è in prossimità del raccolto con Carbaril, Triclorfon e Dianozine. Come lotta biologica si potranno usare predatori antagonisti oppure trappole a feromoni sessuali per generare confusione tra i sessi.