Febbraio r marzo, tempo di grandi novità e importanti traguardi: questi sono i mesi della sessione straordinaria nella maggior parte delle facoltà, e certamente qualcuno avrà appena discusso o starà per discutere la sua tesi di laurea.
Per chi ha appena concluso: complimenti! Avete portato a termine un percorso importante; godetevi la sensazione di avercela fatta, ve la meritate completamente. Per gli altri invece si può fare qualche considerazione per aiutarvi ad affrontare con serenità il giorno fatidico.tesi
La domanda di base: ci sarà ansia per la discussione della tesi di laurea? Ovviamente sì, parlerete in pubblico davanti a una commissione, e probabilmente anche davanti a parenti e amici, vostri e degli altri. Sarà un giorno da vivere al massimo, quindi pensate semplicemente che ci siete arrivati, che avete già dimostrato chi siete, e non fatene solo una questione di punti in più. Quel giorno prenderete un titolo per cui avete faticato, per cui comunque vada sarà un successo.
Gli atteggiamenti conteranno: è chiaro che ci vorrà impegno anche durante l’esposizione della tesi di laurea, ed è giusto che ce lo mettiate; non è assolutamente il momento di mollare la presa. Nessun dubbio sul fatto che arriviate preparati: il lavoro è vostro, nessuno lo può conoscere meglio di voi che l’avete costruito per mesi. Tuttavia dovrete essere capaci di esporlo con la massima chiarezza, ma in maniera molto concisa: la capacità di sintesi va un po’allenata, di solito non vengono dati molti minuti per esporre una tesi, anche se corposa. Potrebbe essere comodo prepararsi una scaletta con gli argomenti chiave da trattare, proprio per essere sicuri di seguire un ordine logico e toccare i punti di interesse principale.
Un altro dettaglio che fa la differenza è la considerazione che riservate al vostro pubblico: rivolgersi a tutti i membri della commissione, guardarli uno per uno quando si parla tiene viva l’attenzione e coinvolge, è un atteggiamento che denota sicurezza e in genere viene molto apprezzato. La terminologia che scegliete di usare dovrà essere specifica e corretta, ma una buona idea potrebbe essere quella di facilitare anche gli spettatori esterni alla commissione: loro non sono necessariamente del settore, e sarebbe opportuno metterli in condizione di capire il vostro discorso. Potete pensare, per esempio, ad una slide introduttiva che descriva a grandi linee il vostro lavoro, prima addentrarvi subito dopo nella presentazione vera e propria.
Infine, due parole su un risvolto importante: quel giorno si mette un punto ricco di significati, si tirano le somme, si chiude un capitolo, si abbandona un ambiente in cui ci si è formati sotto tanti punti di vista. Non c’è solo l’ansia per la discussione, c’è molto di più. Ogni volta che si arriva alla fine di qualcosa ci si sente un po’ in bilico, si perde la sicurezza di fronte a ciò che è nuovo e incerto. Il punto è che vi state buttando in una nuova avventura di cui ancora non sapete niente: si passa ad una nuova sfida, si riprende ad esplorare; certo, spaventa, ma potete stare certi che arriverà ancora qualcosa di buono.