La Facoltà di Scienze dello Spettacolo rientra nell’area di discipline delle arti figurative, dello spettacolo, della musica e della moda, che forniscono tutte un’offerta didattica piuttosto differenziata: si contano circa 30 diversi corsi specifici distribuiti nelle principali università italiane. I primi anni sono sostanzialmente trasversali alle varie arti in ciascuno di questi corsi di laurea, per far sì che lo studente ne apprenda i fondamenti; solo successivamente il laureando sceglierà un biennio specifico sulla disciplina che predilige.
Il corso di laurea in Scienze dello Spettacolo può rientrare nella Facoltà di Lettere, come a Trieste e a Roma, oppure nella Facoltà di Design e Arti, come a Venezia.
L’obiettivo del corso di laurea è fornire ai laureati della Facoltà di Scienze dello Spettacolo una serie di competenze specialistiche e avanzate, di teoria e tecnica, metodologiche ed operative relative alla cultura artistica nei campi dello spettacolo, nonché abilità nei settori dell’ideazione, della produzione e dell’organizzazione di eventi spettacolari, così come nella gestione di strutture teatrali e cinematografiche.
Risulta essere proprio per questo motivo che sono previste molte esercitazioni ed attività di laboratorio, oltre alle lezioni frontali classiche, che forniscono una buona padronanza tecnica delle discipline e degli strumenti, ovviamente senza trascurare le conoscenze teoriche. Allo stesso modo si consiglia sempre un periodo di stage durante il corso di laurea per mettere in pratica quanto si è imparato.
L’Italia è famosa per il suo patrimonio artistico e culturale, di cui teatro, cinema e musica sono parte integrante. La proposta del corso in Scienze dello Spettacolo è quella di formare laureati che possiedano competenze specialistiche relative allo spettacolo, sia dal vivo, quindi teatrale e musicale, sia cinematografico, e che consentano loro di tutelare tale patrimonio.
Gli sbocchi lavorativi possono essere molteplici e differenti a seconda della specializzazione scelta: possibilità di occupazione nel campo dell’ideazione, della produzione e dell’organizzazione di eventi spettacolari teatrali e cinematografici. Ma anche professioni nel settore della comunicazione o in attività specializzate come quella di critico dello spettacolo e ricercatore per l’industria cinematografica e dell’audiovisivo. Non mancheranno le possibilità di lavorare nella sezione cultura e turismo, come addetti agli archivi e alle biblioteche specializzate o come consulenti, addetti stampa, collaboratori in case di produzione e distribuzione.