L’iscrizione alla Facoltà di Beni Culturali è generalmente a numero aperto, solo in alcuni casi è previsto un test d’ammissione, che verte su materie quali storia dell’arte, geografia, storia, italiano. Il corso è rivolto a tutti coloro che intendono studiare e operare professionalmente nel campo della tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
L’Italia è un paese che vanta un incredibile patrimonio artistico, motivo per cui l’offerta formativa è molto ampia, ben 72 corsi in 45 università, con Bologna al primo posto, seguita da Siena e Roma Tor Vergata.
Il triennio in Beni Culturali offre una formazione metodologica e storica, e fornisce competenze circa i metodi di ricerca, gestione e promozione del patrimonio culturale nazionale. Offre anche una conoscenza delle discipline giuridiche necessarie alla tutela del patrimonio, così come lo sviluppo di capacità di comunicazione e promozione che utilizzino anche le tecnologie telematiche.
Dopo il triennio si può accedere ai corsi magistrali più specialistici, articolati in diversi percorsi di studio a seconda dei vari beni nazionali
– Percorso in Beni Culturali, Artistici e dello Spettacolo: insegna la promozione dell’industria culturale e degli eventi artistici e dello spettacolo, quindi teatro, arte, musica.
– Percorso in Archeologia: presenta le culture antiche dalla Preistoria al Medioevo e insegna a conoscere i reperti, trattarli e catalogarli.
– Percorso in Beni Naturali e Turistici: insegna a conservare e promuovere il patrimonio naturale, ambientale e culturale.
– Percorso Archivistico e Librario: insegna le tecniche di conservazione e restauro del libro e del documento.
Per i laureati in Beni Culturali sarà possibile svolgere attività professionali presso enti locali ed istituzioni specifiche: occupazioni ricercabili saranno relative a progettazione e allestimento di mostre, organizzazione di convegni, gestione e presentazione di performance artistiche presso musei civici, teatri comunali, o nel settore culturale e del tempo libero di comuni, province e regioni. Possibilità anche in case d’asta, gallerie private o in fondazioni e associazioni. Esistono buoni sbocchi lavorativi come tecnici dell’organizzazione e della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale, quindi in settori relativi all’industria culturale, alle televisioni e ai mass-media. Non mancheranno le opportunità come guide, operatori turistici, redattori, restauratori, archeologi, bibliotecari e archivisti e nei settori relativi all’editoria e alla stampa.