Sembra banale ma non lo è. Abbiamo già parlato molto di personal branding, blogging, social networking. Ma come spesso capita abbiamo dato per scontato il valore delle parole in tutto questo. Perché sul web non si scrive come in una tesi di laurea o un tema da consegnare al prof. Il digital writing è un esercizio a cui tutti siamo abituati (la maggior parte di noi è iscritta a più di tre social network e Twitter, in particolare, insegna perfettamente a essere brevi ed efficaci), ma davvero facciamo caso a come attirare l’attenzione di chi ci legge? Davvero ci mettiamo nei panni del lettore?
Ecco le dieci regole cardine della scrittura (sul web ma anche non) chiara ed efficiente.
Utilizzate parole brevi. Perché parliamo di USO e scriviamo di UTILIZZO? Se incontriamo un amico diciamo “Ho un PROBLEMA di cui ti devo parlare”. Perchè lo stesso nel tema in classe si trasforma in una PROBLEMATICA?
Usate parole semplici, comuni, concrete. Per intenderci, quelle contenute nel Dif, dizionario fondamentale, che sono circa 2500.
Usate parole coerenti. Evitare quindi inutili giri di parole che confondono le idee.
Scrivete periodi brevi e lineari. La regola generale dice 25 parole dalla prima al punto. E prediligere le coordinate alle subordinate. Ma come facciamo se a scuola l’insegnamento è Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte…. Ricordiamoci però che il Manzoni il dono della sintesi ce l’ha eccome….Ei fu… chi di noi sarebbe in grado di scrivere un epitaffio eloquente in due parole e quattro lettere?
Usate un linguaggio positivo. Sempre meglio il bicchiere mezzo pieno di quello mezzo vuoto, no? Invece di scrivere “Non è male”, scegliete “Va bene”. Se vi dovete dichiarare direste mai “non mi fai schifo!” invece di “Come sei bello/a”?
Usate modi e tempi verbali semplici. Quando è corretto l’indicativo presente è sempre il migliore.
Scegliete più verbi, meno aggettivi e nominalizzazioni.
Utilizzate molti elenchi. Punti, lettere, numeri: va bene tutto. Sono svelti, leggibili e comprensibili. Del resto anche il Signore aveva offerto i dieci comandamenti a punti, non una serie di lunghi consigli articolati.
Limitate sigle, tecnicismi, parole straniere, luoghi comuni. Ora per esempio andiamo a berci un caffè? Altro che Coffee break…
Scrivete post brevi. In Italia si leggono sempre meno libri e giornali ahinoi. Immaginate chi leggerebbe un post lunghissimo sul web…siate concisi.