egli ultimi giorni mi è capitato spesso di imbattermi su forum e blog che parlavano delle date di scadenza nei cibi e degli sprechi alimentari che, a quanto dicono le ultime stime, ammontano a circa 100 euro di cibo l’anno pro capite.
In ogni prodotto, soprattutto in quelli freschi come latte, yogurt e insalata in busta, viene applicata una data di scadenza che dovrebbe essere rispettata.
Si consiglia di seguire molto di più il buonsenso, la validità della data, infatti, è correlata al rispetto della catena del freddo. Se, ad esempio, dallo stabilimento di produzione al supermercato i prodotti rimangono per diverse ore a temperature elevate, la data di scadenza dell’alimento non è rispettabile. Sarebbe meglio, quindi, evitare di aspettare la data di scadenza e anticiparla a 24 ore prima. Stessa sorte se acquistate gli stessi tipi di alimenti e li tenete nel bagagliaio della macchina per ore sotto il sole.
Se, invece, un prodotto come il latte fresco viene conservato bene in frigorifero e rispettando la catena del freddo, può rimanere buono anche uno o due giorni dopo la data indicata.
Lo yogurt è commestibile anche qualche giorno dopo la data di scadenza, a patto però che non si presentino muffe o rigonfiamenti; ovvio, in questo caso i fermenti vivi non saranno più presenti, ma almeno potete evitare di buttare prodotti ancora buoni nella spazzatura.
Le uova possono ugualmente essere utilizzate anche qualche giorno dopo la data di scadenza. Per controllarne lo stato, comunque, sarebbe meglio fare il test di freschezza dell’uovo prima del consumo.
Per quanto riguarda i prodotti secchi, invece, la data di scadenza è flessibile dai 3 mesi ai due anni: potete rimanere tranquilli, quindi, se avete dimenticato un pacco di pasta o di riso in fondo alla dispensa.
Per quel che riguarda i cibi in scatola si possono consumare fino a tre mesi dopo, così come tutti gli alimenti surgelati.
Ovviamente, questi sono solo suggerimenti: i livelli di conservazione del cibo variano molto in base alle condizioni dell’imballaggio e alle temperature a cui vengono sottoposti. Se doveste avvertire strani odori o sapori, è meglio evitare di consumare gli alimenti, anche se queste situazioni dovessero presentarsi qualche giorno prima della data di scadenza segnalata.